bullet3 Ottimo   Goya

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INTRODUZIONE

Goya y Lucientes, Francisco (Fuendetodos, Saragozza 1746 - Bordeaux 1828), pittore e incisore spagnolo, considerato con El Greco e Diego Velázquez uno dei massimi artisti del suo paese. Dopo aver lavorato alcuni anni a Saragozza come apprendista presso lo studio di José Luzán, un pittore locale abile ma poco conosciuto, nel 1763 Goya si trasferì a Madrid dove Francisco Bayeu, artista aragonese introdotto nell'ambiente di corte e del quale Goya sposerà la sorella, gli procurò una delle prime commissioni importanti: gli affreschi per la chiesa di Nuestra Señora del Pilar a Saragozza, iniziati nel 1771 e ripresi nel 1780, dopo un soggiorno in Italia. Dal 1774 partecipò alla realizzazione di molti altri progetti, tra cui gli affreschi per la Certosa di Aula Dei, nelle vicinanze di Saragozza, che anticipano quelli, più importanti, eseguiti nel 1798 per la chiesa di San Antonio de la Florida, a Madrid. In questa data realizzò inoltre le sue prime incisioni ispirate all'opera di Velázquez che, insieme a Rembrandt, influenzò tutta la sua opera successiva.

Nel 1786 Goya fu chiamato al servizio di Carlo III e nel 1799 fu nominato primo pittore di corte da Carlo IV. Goya godette di grande stima alla corte del sovrano, ragion per cui molte sue opere furono ereditate dal Museo del Prado di Madrid, compresi i ritratti e i dipinti di soggetto storico. Questi ultimi sono basati sulle sue personali esperienze di guerra e trascendono la rappresentazione patriottica ed eroica per trasmettere un'aspra denuncia della crudeltà umana. I cartoni per arazzi che eseguì tra la fine degli anni Ottanta e l'inizio degli anni Novanta furono molto apprezzati per le schiette scene di vita quotidiana che rappresentavano. Ai decenni Settanta e Ottanta risalgono alcuni dei suoi ritratti migliori, che raffigurano amici e personaggi di corte e dell'aristocrazia, tra i quali La marchesa di Potejos (1786 ca., National Gallery, Washington) e I duchi di Osuna e i loro figli (1788, Museo del Prado, Madrid): qui Goya esprime uno stile raffinato in qualche modo affine a quello del suo contemporaneo inglese Thomas Gainsborough.

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LE ACQUEFORTI E LE OPERE DELLA MATURITÀ

L'opera di Goya posteriore al 1792, anno in cui l'artista contrasse una grave malattia che lo lasciò quasi completamente sordo, appare segnata da una vena di profondo pessimismo, sia pure richiamato, qua e là, da momenti in cui sembra rivolgersi alla dolcezza del vivere, come nella Maja vestida (1803) e nella Maja desnuda (1806). Tra il 1797 e il 1799 l'artista eseguì una serie di acqueforti, i Capricci, una rappresentazione aspramente satirica di superstizioni e costumi dell'epoca. In serie successive, come Disastri della guerra (1810) e i Proverbi (1820-1823), denunciò con partecipazione ancora più profonda e dolente le follie e gli orrori della guerra che seguì l'invasione della Spagna, nel 1808, da parte dell'esercito di Napoleone. Nel 1814 Goya completò uno dei suoi capolavori, Il 3 maggio 1808 (Prado), che rievoca il martirio spagnolo con immagini drammatiche, rese con spesse pennellate di colore scuro, accese qua e là da tocchi di giallo e di rosso vivo: caratteristiche che emergono in gran parte dell'opera tarda dell'artista.

La stessa spietata franchezza compare anche negli ultimi ritratti, come quello della famiglia di Carlo IV (1800, Prado), privo di qualsiasi intenzione celebrativa.

Tra le opere più importanti dell'ultimo periodo figurano le Pitture nere (1821-1823 ca.), in origine affreschi dipinti alle pareti della casa che Goya possedeva alla periferia di Madrid e trasferiti in seguito su tela: caratterizzate da una predominanza di toni scuri (neri, bruni e grigi), riflettono il progressivo incupirsi dello stato d'animo di Goya, dovuto forse anche all'oppressiva situazione politica della Spagna, situazione che poi lo costrinse, nel 1824, a trasferirsi in Francia. A Bordeaux si dedicò alla nuova arte della litografia, eseguendo una serie di scene di tauromachia, da considerare tra i massimi esempi realizzati con tale tecnica.

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bullet4 1746-1828

bullet4 Fuendetodos, Saragozza